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28 Agosto, 80 anni dalla Liberazione di Bibbiena

Il 28 agosto 1944 è una data che rimarrà impressa nella memoria di Bibbiena. Ottant'anni fa, la città venne finalmente liberata dalle truppe nazi-fasciste, grazie all'eroico intervento delle forze partigiane locali e delle truppe alleate. Nel ricordare quel giorno, onoriamo non solo la liberazione della nostra città, ma anche il coraggio e la determinazione di chi ha lottato per la libertà.

Tra i tanti ricordi legati a quel giorno, ci sono le parole di Daniele Senzi, nostro caro concittadino recentemente scomparso e prezioso custode della memoria storica del paese, che all'epoca aveva solo cinque anni e abitava nel Borgo di Mezzo. Le sue memorie di bambino ci offrono uno sguardo unico e toccante su quel momento cruciale della nostra storia. Daniele racconta di una notte in cui le famiglie del condominio si rifugiarono in una stanza ritenuta più sicura, illuminata solo da candele, poiché l'energia elettrica era mancante. A mezzanotte, una tremenda esplosione scosse la città, spegnendo le candele e portando paura nei cuori dei presenti. Il mattino dopo, Bibbiena si risvegliò tra detriti e crateri, ma con la consapevolezza che la libertà era vicina.

I primi a entrare in città furono i partigiani Alterini, Gori, Milani e Sacconi, seguiti dagli alleati, che raggiunsero Piazza Grande con piccoli cingolati che facevano vibrare le lastre del centro storico. Insieme, pakistani, indiani, polacchi e inglesi segnalarono la fine dell'occupazione tedesca e l'inizio di un nuovo capitolo per Bibbiena. Sebbene la guerra non fosse ancora finita, la speranza che il peggio fosse passato era palpabile.

La resistenza nel Casentino, di cui Bibbiena fa parte, fu tra le più attive e organizzate della regione, con numerosi gruppi partigiani impegnati in azioni di sabotaggio e guerriglia. Questi uomini e donne non solo combatterono contro i nazisti e i fascisti, ma offrirono anche protezione alla popolazione civile, cercando di limitare le ritorsioni e fornendo assistenza nei momenti più bui.

La liberazione di Bibbiena non fu solo un evento militare, ma anche un momento di grande sollievo per una popolazione stremata dagli anni di guerra. Tuttavia, la fine dell'occupazione non segnò immediatamente la fine delle sofferenze. Il paese si trovò di fronte alla difficile sfida della ricostruzione e della transizione post-bellica, un percorso lungo e difficile che richiese impegno e solidarietà da parte di tutti.

A 80 anni di distanza, ricordiamo con rispetto e gratitudine tutti coloro che hanno contribuito alla liberazione di Bibbiena. Eventi come la strage di Partina e Moscaio ci ricordano quanto sia stato alto il prezzo della libertà e quanto sia importante non dimenticare mai i sacrifici fatti per conquistarla.

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