Opinioni
Negli ultimi anni, sembra che la parola "politica" sia diventata una sorta di parolaccia. È un termine che molti evitano, come se fosse sinonimo di corruzione, inefficienza o, peggio, di qualcosa di completamente inutile. Eppure, se c'è una cosa di cui abbiamo bisogno oggi, è proprio di riscoprire il vero significato di politica.
Politica non è solo una parola; è un concetto fondamentale che riguarda la gestione della cosa pubblica, l'organizzazione della nostra società e il futuro delle nostre comunità. La politica, nel suo significato più puro, è l'arte di governare, di prendere decisioni per il bene comune, di costruire il domani a partire dalle scelte di oggi.
È per questo motivo che siamo rimasti profondamente allibiti quando, durante l'ultimo Consiglio Comunale, ci siamo sentiti rispondere, alla nostra mozione sull'autonomia differenziata, che "l’argomento di questa mozione è di interesse politico, mentre noi ci occupiamo di questioni che riguardano il territorio". Questa affermazione ci ha lasciati increduli. Si può essere favorevoli o contrari a una proposta, ma affermare che politica e territorio siano due piani separati è un errore di comprensione che non possiamo permetterci di accettare.
Il territorio è politica e la politica è territorio.
Non esistono due mondi separati, ma piuttosto un unico universo interconnesso in cui le decisioni politiche influenzano direttamente la vita delle persone, la gestione delle risorse, la pianificazione urbanistica, l'offerta di servizi e la tutela dell'ambiente. Ogni scelta politica ha un impatto tangibile sul territorio in cui viviamo, e ogni aspetto del territorio richiede una visione politica per essere gestito al meglio.
L'autonomia differenziata, per esempio, non è una questione astratta o lontana dalle realtà quotidiane dei cittadini. È una proposta che, se attuata, avrà ripercussioni concrete sui diritti essenziali, sui servizi pubblici, sulle risorse disponibili e sulla coesione sociale del nostro Paese. In particolare, l’effetto più devastante sarà quello sul servizio sanitario, di cui spesso, purtroppo, spesso si parla troppo poco. La gestione autonoma dei fondi da parte delle regioni porterebbe ad una disparità di risorse tra i territori. Come spiega bene Nino Cartabellotta, presidente della fondazione GIMBE, “l’attuazione di maggiori autonomie in sanità, richieste proprio dalle Regioni con le migliori performance sanitarie e maggior capacità di attrazione, non potrà che amplificare le diseguaglianze già esistenti”.
Discutere di autonomia differenziata non significa allontanarsi dalle "questioni del territorio", ma anzi affrontarle in modo diretto e responsabile. È proprio attraverso la politica che si decide come gestire il territorio, come distribuire le risorse, come garantire equità e giustizia sociale.
Quando in Consiglio Comunale ci si rifiuta di discutere di temi politici perché ritenuti lontani dalle questioni locali, si perde di vista l'essenza stessa del nostro ruolo di amministratori. È un errore grave, che rischia di ridurre il dibattito pubblico a una serie di decisioni tecniche prive di visione, di ambizione, di quel senso di responsabilità che è alla base di ogni comunità sana e vitale.
La politica non è un gioco di potere, non è uno schieramento di bandiere, e non è nemmeno un insieme di slogan vuoti. La politica è la capacità di guardare al futuro, di immaginare un domani migliore per tutti, e di fare scelte coraggiose per raggiungere quell'obiettivo. La politica è l'arte di prendersi cura del territorio, delle persone che lo abitano, delle risorse che lo sostengono.
Quando diciamo che la politica è territorio, intendiamo dire che ogni decisione politica è una decisione che riguarda il nostro ambiente, le nostre infrastrutture, i nostri servizi, il nostro benessere. E viceversa, ogni questione territoriale è una questione politica, perché implica una scelta, una priorità, una visione.
Riscoprire il vero significato di politica significa tornare a considerare le questioni del territorio come parte integrante di un progetto più ampio, che guarda al benessere collettivo e al futuro della nostra comunità. È un invito a non cadere nella tentazione di separare ciò che è inseparabile, a non ridurre la politica a una parola vuota, ma a restituirle il suo valore più alto e nobile: quello di essere al servizio del bene comune.
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