Opinioni

La Gestione del Dissenso e della Critica nella Democrazia Locale

Nell'era dei social media, la gestione del dissenso e della critica è diventata un argomento sempre più rilevante, soprattutto per chi ricopre ruoli pubblici. Da qualche tempo si assiste a un atteggiamento molto “triste”: la tendenza a cancellare commenti o bloccare utenti da una pagina Facebook ufficiale - utilizzata anche per comunicazioni istituzionali e aggiornamenti su progetti e lavori pubblici - chiunque esprima, o si presuma possa esprimere, una visione differente, domande o critiche nei confronti dell'amministrazione. Questo atteggiamento solleva domande importanti sulla distinzione tra il piano personale e quello professionale, una distinzione che si fa sempre più sfumata nei contesti di comunicazione pubblica e politica.

La Pagina Ufficiale: Spazio Privato o Pubblico?

Questa pagina Facebook ufficiale (e non profilo personale) è diventata, nel tempo, uno strumento essenziale per informare i cittadini sui progressi e sui progetti in corso. Tuttavia, l'uso di questo canale per silenziare voci dissenzienti solleva questioni di etica e trasparenza. Gli amministratori percepiscono uno stipendio dai cittadini che amministrano, compresi quelli che non li appoggiano e che hanno tutto il diritto di dissentire, domandare e criticare. Non di offendere, certamente, ma una critica o una domanda non sono offese; sono solo un esercizio democratico reso più facile, accessibile e immediato attraverso strumenti che sono diventati parte integrante della comunicazione contemporanea.

Il Diritto alla Critica e il Dovere dell'Ascolto

Qualcuno potrebbe obiettare che sulla propria pagina ciascuno fa ciò che vuole, e questo è legittimo e consentito. Tuttavia, legittimo non sempre significa corretto. La ricerca del consenso attraverso l'occultamento del dissenso a cosa serve, se non a coltivare un'aura di "perfezione", un'idea di realtà in cui tutto funziona senza mai intoppi? Una finzione legittima, forse, ma poco consona a chi dovrebbe essere al servizio dei cittadini, all'ascolto - una parola chiave durante le campagne elettorali.

Una Visione Distorta della Realtà?

Questa gestione del dissenso non solo mina la credibilità dell'amministrazione, ma preclude anche uno dei canali di ascolto più immediati e diretti con la cittadinanza. Il marketing ha le sue regole, certo, ma un amministratore deve amministrare - tra oneri e onori - o vendere la propria immagine? Ignorare le voci critiche può sembrare una soluzione a breve termine per mantenere un'immagine di infallibilità, ma a lungo andare, questa strategia può danneggiare gravemente la fiducia dei cittadini.

Il Ruolo dell'Amministrazione: Oltre il Consenso

Assumersi la responsabilità di gestire la comunità con trasparenza e apertura è fondamentale. Nascondere il dissenso non solo contraddice questi principi, ma rischia di isolare l'amministrazione dalla realtà dei fatti. La critica, quando costruttiva, è una risorsa preziosa per migliorare e crescere. Ignorarla, o peggio, silenziarla, rappresenta una perdita non solo per chi la esprime ma per tutta la comunità.

In un contesto democratico, il confronto aperto e il dialogo sono fondamentali. Gli amministratori, come figure pubbliche, devono essere pronti ad accogliere critiche e a confrontarsi con esse in modo costruttivo. Solo così potranno realmente amministrare in modo efficace e trasparente, rispondendo alle esigenze e ai bisogni di tutti i cittadini, non solo di quelli che li appoggiano. Il vero consenso si costruisce con l'ascolto e la partecipazione, non con la censura.

Scarica l'allegato

potrebbe interessarti anche...

Rimani sempre aggiornat*!

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere le ultime notizie e gli aggiornamenti direttamente nella tua casella di posta.

Grazie per esserti iscritt*!
Oops! Qualcosa non ha funzionato! Riprova tra poco o contattaci via mail!