Opinioni
Il 13 aprile scorso, l'Associazione Obiettivo Comune, a supporto della Lista del sindaco Vagnoli, ha annunciato con entusiasmo l'organizzazione di un incontro con l'imprenditore Oscar Farinetti, tenutosi il 22 aprile a Soci. Nel comunicato stampa, il Sindaco ringraziava l'Associazione per questo “regalo inaspettato”. Tuttavia, un'analisi più approfondita dei documenti comunali ci sollevava seri interrogativi sulla trasparenza e sull'uso dei fondi pubblici.
Alcuni giorni prima dell'incontro, il 5 aprile, il Comune di Bibbiena con determina n. 487 del 05/04 ha disposto l'acquisto di 100 copie del libro di Farinetti, con una spesa di 1.230,50€.
L’Amministrazione ha quindi acquistato i libri con l'intenzione di utilizzarli per un evento a scopo elettorale?
La determina infatti indicava chiaramente che l'Amministrazione comunale stava organizzando l'incontro, in contraddizione con tutta la comunicazione fatta intorno all’evento, che pubblicamente risulta organizzata dall’associazione Obiettivo Comune Avanti Insieme – promotrice dell’omonima Lista Civica.
Per comodità di ricerca riportiamo qui un estratto della determina:
“ CONSIDERATO che:
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il prossimo 22 aprile l’Amministrazione comunale organizza un incontro pubblico con Oscar Farinetti imprenditore, dirigente d'azienda e scrittore italiano, fondatore della catena Eataly ed ex proprietario della catena di grande distribuzione Unieuro: porterà la sua visione ed esperienza ad un territorio ed ai suoi attori (agricoltori, imprenditori agricoli e non, viticoltori etc.) che hanno bisogno di coraggio, visione e futuro;
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si rende necessario procedere all’acquisto di n. 100 copie dell'ultimo libro del Dott. Farinetti "10 mosse per affrontare il futuro", che verrà presentato in occasione dell’incontro suddetto;”
La questione, al solito, va ben oltre le semplici apparenze. Dopo la nostra denuncia, il Presidente dell'Associazione ha cercato di giustificare l'acquisto dei libri, affermando che sarebbero stati destinati ai diplomati casentinesi per aiutarli nel loro futuro. Tuttavia, questa giustificazione tardiva appare alquanto poco credibile, considerando che nella determinazione comunale non si fa alcun riferimento agli studenti, ma si parla esclusivamente dell'organizzazione dell'incontro.
Non solo l'amministrazione non ha fornito spiegazioni dirette, ma ha fatto rispondere indirettamente l'Associazione promotrice durante la campagna elettorale. E, a quanto risulta, i diplomandi non hanno mai ricevuto i libri, nonostante il termine dell'anno scolastico e la fine degli esami di maturità.
Questa situazione pone una serie di domande legittime: perché il Comune ha speso fondi pubblici per un evento a scopo elettorale? E soprattutto, che fine hanno fatto i 100 libri che dovevano essere destinati agli studenti? È davvero accettabile che l'amministrazione comunale utilizzi il denaro dei cittadini in modo così poco trasparente e per scopi che non portano alcun beneficio concreto alla comunità?
Crediamo che i cittadini meritino di sapere se i loro soldi sono stati spesi per un vero progetto di crescita o solo per una campagna elettorale mascherata.
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