Consiglio
Il benessere delle alunne e degli alunni deve esser al centro delle politiche.
Dopo un lungo percorso – durato anni – conosciamo finalmente le sorti della nuova, provvisoria, sistemazione delle classi degli studenti e delle studentesse dell’IIS Fermi di Bibbiena. Comunicazione che era stata anticipata il giorno prima dal Sindaco di Bibbiena durante il Consiglio Comunale.
Uno spostamento travagliato, che ha visto vari enti coinvolti in ogni sua fase: le amministrazioni di Bibbiena e Poppi, la Provincia e l’USO (Ufficio Scolastico Provinciale) e la cui decisione risale all’Aprile scorso.
Dopo varie ipotesi rivelatesi non percorribili, visto che una di queste era mettere a disposizione alcune delle aule nell’attuale scuola media di Bibbiena che come ben sappiamo sono però tuttora bloccate dal cantiere dei lavori di efficientamento energetico, si è arrivati ai primi di Aprile del 2024 in cui la provincia e USP decidono che 12 classi verranno spostate nell’ex sede dei servizi commerciali di Poppi e in un piano dell’ex Ragioneria (cioè in un piano all’ISIS Galilei di Poppi).
Gli spazi individuati erano stati messi a disposizione, nel Marzo 2024 durante la conferenza dei sindaci, come possibile sede del centro Alzheimer dall’allora amministrazione. Pochi giorni dopo (12 marzo 2024) fu fatto un sopralluogo con tecnici e politici e il giorno successivo venne comunicato che i locali sarebbero serviti per lo spostamento dell’IIS Fermi per almeno un paio di anni scolastici, quindi non sarebbero stati utilizzabili ad altri scopi.
Ovviamente la priorità doveva e deve essere della scuola e come ex amministrazione di Poppi, il gruppo “Poppi nel Cuore” aveva più volte sottolineato la piena disponibilità ad accogliere nel migliore dei modi le classi e tutto il corpo docente e non della scuola. Allo stesso tempo aveva però anche segnalato eventuali criticità da tener conto, come quella dei trasporti scolastici e degli impianti sportivi e richiesto l’avvio di un tavolo per trovare in modo condiviso le soluzioni. Tutto ciò è stato esser realizzato dopo il 10 giugno, data di fine scuola e delle elezioni.
Come mai quindi il Comune di Poppi non è citato nel comunicato stampa e neppure ringraziato come attore in questo delicato percorso? Siamo fiduciosi, infatti, che anche la nuova amministrazione sia parte attiva nei lavori esterni della scuola, nel piano del TPL e nella gestione degli impianti sportivi per tutti i plessi scolastici di Poppi. Ma del resto dai ringraziamenti sono spariti anche la Dirigente e lo staff dell’ISIS Galilei di Poppi, oltre che il Dirigente e lo staff dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo
Condividiamo il punto di vista del Comune di Bibbiena e della Provincia, espresso nel comunicato stampa, che questa scuola "rappresenta tanto per il Casentino, qui sono stati formati tanti imprenditori che hanno reso grande la nostra vallata, qui vengono formati tanti ragazzi e ragazze che lavorano in queste stesse aziende o vanno in vari percorsi universitari ottenendo risultati importanti e rendendoci orgogliosi come casentinesi."
Ed è anche grazie a una collaborazione tra Istituti e Comuni del Casentino che questa soluzione è stata possibile, compresenze che però spariscono dai comunicati e dai meriti, portando sempre avanti la stessa narrazione di sempre, quella di chi "fa tutto da solo", o al limite scegliendo bene i comuni con cui firmare i comunicati. Interessante scelta da chi ci dice di "non occuparsi di politica ma solo del territorio".
Quello che è certo che il Dirigente ed il personale scolastico stanno lavorando in modo incessante per reperire le aule e per garantire la didattica migliore come sempre hanno cercato di fare, potendo usufruire anche dei laboratori di ultima generazione che ISS Fermi ha avuto grazie ai fondi PNRR.
Come Lista di Comunità ci chiediamo se, in questi anni davvero non sia stato possibile individuare una sede più comoda per gli alunni, gli insegnanti e il personale scolastico. Non con l'obbiettivo ultimo di “tenere tutto a Bibbiena”, ma consapevoli delle difficoltà di avere una scuola frammentata, sia dal lato degli spostamenti, dei costi aumentati per le famiglie (anche solo per i trasporti) e per una gestione semplice delle questioni amministrative (dall'organizzazione degli orari a piccole cose come l'accesso semplice alla segreteria per i ragazzi e le ragazze).
Tutto questo ci porta inevitabilmente a delle richieste;
Alla Provincia di Arezzo chiediamo di conoscere il cronoprogramma dei lavori, perché considerando che i fondi (PNRR più altri finanziamenti pubblici) ammontano a oltre 10 milioni di Euro da quanto si può leggere sulla piattaforma openpnrr.it (3,2 milioni di Euro per la costruzione della nuova palestra e successiva demolizione di quella vecchia; 6,9 milioni per lavori di adeguamento sismico e normativo dell’Istituto Scolastico), due anni dubitiamo saranno sufficienti, ma riteniamo serviranno 3 o 4 anni. Questo comporterà difficoltà per la scuola a operare su due sedi distanti. Nell’immediato, sappiamo che la scuola inizia il 15 settembre 2024 e che da fine agosto iniziano gli esami di recupero.
Al Comune di Poppi chiediamo di valutare la gestione del traffico in via Colle Ascensione e l’uso dei parcheggi durante gli orari di ingresso e uscita delle scuole, prevedendo un piano di utilizzo degli impianti sportivi che tuteli prima l’educazione motoria per i più piccoli, garantendola poi a tutti gli altri ordini di scuola.
Infine, ci piacerebbe sapere perché l’ufficialità dello spostamento è arrivata dopo il 10 giugno 2024, per evitare di pensare che si sia aspettato per non creare dissensi in campagna elettorale. Ci auguriamo che non sia così poiché l’importanza di tutelare l’istituzione scolastica in tutti i suoi aspetti deve essere super partes.
Approfittiamo di questo comunicato per fare un augurio a tutti i ragazzi e le ragazze che inizieranno a settembre l’anno scolastico a Bibbiena, e anche a chi frequenterà la struttura di Poppi, che è certamente pronta a dar loro il benvenuto.
Rimarremo a disposizione della cittadinanza casentinese per ascoltare le loro necessità, sperando che i disagi siano lievi e transitori, certamente compensati dalla qualità dell’insegnamento che l’Istituto offre, ma sempre ponendosi all’ascolto e parte attiva della ricerca di eventuali soluzioni ad eventuali problematiche.
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