Opinioni

come va il turismo in casentino?

Analizzando i flussi turistici del nostro comune ci siamo trovati di fronte a dati francamente sconfortanti, che rilevano come il Casentino riesca ad intercettare solamente lo 0.5% del turismo che ogni anno raggiunge la Toscana.*

Questo non è ovviamente un problema di recente generazione e anzi, sicuramente negli ultimi 20 anni abbiamo vediamo come – anni del covid escluso – vi sia un trend tendenzialmente in crescita, che ha visto il record di arrivi nel nostro comune nel 2017.

Non riusciamo però, evidentemente, a rilanciare in modo costante e crescente la presenza turistica nel nostro territorio, investendo anche nella targhettizzazione dello stesso.

Ma si può realmente scegliere che tipo di turismo avere nel nostro territorio?

Certamente, e già lo vediamo con il turismo di stampo religioso e naturalistico che, senza particolari meriti promozionali, raggiunge il nostro territorio grazie alla sua conoscenza e all’interesse specifico dei suoi visitatori.

Quindi la domanda che dovremmo porci è: che tipo di turismo ci interessa portare in Casentino? E quali azioni devo compiere per facilitare il suo arrivo qui?

Alcuni punti in comune nelle risposte che possiamo immaginare per queste due domande sono le difficoltà oggettive che si riscontrano ad oggi:

Inefficienza del Trasporto Pubblico

Un trasporto pubblico efficiente e costante è fondamentale sia per la facilitazione dell’arrivo del turista (non tutto il turismo si muove infatti su gomma e, per chi volesse arrivare in treno o dal più vicino aeroporto la situazione si complica incredibilmente), sia per permettere ai turisti già presenti sul territorio di muoversi agevolmente nella nostra Valle, senza dover ricorre per forza all’automobile, esigenza che si scontra inoltre con la già complicate questioni di viabilità e di parcheggio che vivono i nostri centri e che sicuramente si troverebbero a peggiorare in modo non sostenibile in caso di un afflusso aumentato di turisti.

Diversificazione Turistica

Sono molte le attrazioni potenziali del nostro territorio, dai già citati siti religiosi e naturalistici, alle crescente realtà eno-gastronomiche di grande qualità, ai più o meno sconosciuti siti archeologici e culturali del territorio fino alle manifestazioni sportive di interesse nazionale.

Eppure, il turismo nella nostra valle ha una connotazione prettamente stagionale che trascura interi settori di potenziale sviluppo, come ad esempio quello del turismo di formazione e professionalizzante.  Coinvolgere le realtà imprenditoriali e artigianali del territorio, fornendo loro il supporto e gli spazi adeguati porterebbe nuova linfa vitale a cui attingere e con cui sostenere gli operatori del settore durante tutto l’anno. Certo è che questo percorso necessita in primis di ambienti idonei e dedicati: mentre infatti abbondano gli edifici fatiscenti e in stato di abbandonano latitano dai progetti e dalle proposte qualsiasi forma di centro utile all’aggregazione dei grandi numeri (o più banalmente in grado di rispondere a esigenze si specifiche ma basilari), come sale congressi o auditorium!

La promozione

Viviamo in un'epoca in cui la visibilità online può fare la differenza tra un territorio sconosciuto e una meta turistica ambita. Il Casentino, con la sua ricchezza di storia, cultura e bellezze naturali, merita di essere conosciuto e apprezzato da un pubblico molto più ampio. Tuttavia, attualmente, la promozione del nostro territorio è estremamente carente, ed è fondamentale intervenire per cambiare questa situazione. Ad esempio, Bibbiena ha fatto un bellissimo - e costoso - investimento per il progetto della Città della Fotografia, ma di fatto non si trovano informazioni in merito cercando su Internet, se non i link agli articoli di giornale. Questi ultimi risultano piuttosto inutili per un turista che non troverà mai queste informazioni senza conoscere già il progetto e cercando specifiche parole chiave. Per questo abbiamo da subito immaginato, ad esempio, la creazione di un efficiente info-point digitale!

Inoltre non possiamo assolutamente pensare a una promozione turistica che non passi da un Brand Casentino, che veda tutti i Comuni collaborare in modo coeso e coordinato in tutti i suoi elementi per portare sotto i riflettori la nostra incredibile Valle, tenendo sempre presenti però le necessità di sviluppare un turismo sostenibile (di cosa sia il turismo sostenibile ne parleremo insieme più avanti), in grado di interagire positivamente sul territorio, così da portare anche nuovi posti di lavoro e aiutarci, magari, a invertire la drammatica tendenza allo spopolamento dei nostri territori.

Chiudiamo con le parole di un turista olandese in visita nel nostro territorio, che crediamo ben racchiudano quanto abbiamo cercato di raccontarvi finora: “ah, se solo foste in grado di far vedere al mondo il territorio meraviglioso in cui abitate. Io sono stato fortunato, solo casualmente mi sono imbattuto in un piccolo blog che parlava del Casentino e me ne sono innamorato”.

*fonte: https://web.regione.toscana.it/

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Nel 2023 sono stati circa 6 milioni gli arrivi in Toscana. Gli arrivi contano il numero di persone che pernottano in una struttura, le presenze sono la somma di quante notti hanno pernottato: 1 persona che dorme per tre notti conta 1 ARRIVO e 3 PRESENZE.

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