Opinioni

Mobilità sostenibile e valorizzazione turistica delle aree interne

Secondo un recente studio di Confcommercio e Isfort, le vacanze in treno sono sempre più apprezzate in Italia, grazie alla possibilità di spostarsi più lentamente, godendo di panorami sempre nuovi attraverso una scelta ecosostenibile. Il ritorno per il territorio è particolarmente significativo: per ogni euro speso nell’acquisto di beni e servizi con treni storico-turistici, ogni viaggiatore spende in media fino a 3,18 euro in beni e servizi offerti dai luoghi visitati e raggiunti con la ferrovia.

Ferrovie dello Stato ha presentato una nuova società che offre servizi turistici su rotaia, Fs Treni Turistici Italiani, che avrà due linee di intervento. Da una parte, i treni di lusso come l’Orient Express La Dolce Vita e il Venice Simplon Orient Express di Belmond, che già opera su itinerari europei; dall’altra, con i treni storici e gli Espresso, verranno introdotti nuovi collegamenti su tratte a medio e lungo raggio fra le principali città italiane e località turistiche. Su tutto il territorio nazionale esistono già delle tratte panoramiche, spesso poco note, per affrontare un viaggio all’insegna del relax e della bellezza. Tra queste ci sono il Treno del Foliage, attivo tra ottobre e novembre in Piemonte, il 5 Terre Express, in funzione da marzo a ottobre con fermate nelle stazioni di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, e la Ferrovia dei Parchi, in Abruzzo.

Le aree interne del nostro Bel Paese, spesso con grandi potenzialità di sviluppo e vocazione al turismo, possiedono un patrimonio locale che potrebbe entrare nel circuito del turismo internazionale, ma sono soffocate dalla mancanza o scarsa accessibilità. La mancanza o la carenza di infrastrutture e di servizi di mobilità non solo determina la marginalità dei territori, ma riduce anche le potenzialità di sviluppo che, se opportunamente valorizzate, possono restituire centralità a questi luoghi facendo leva sulle peculiarità delle risorse locali e del patrimonio ambientale, artistico e culturale.

Dalla ricerca Confcommercio-Isfort emerge anche che i comuni delle aree interne contribuiscono ad appena il 17,4% della mobilità italiana. Tra i punti di debolezza si segnalano la forte dipendenza della popolazione dall’uso dei mezzi di trasporto privati (circa l’80%), l’inefficienza del trasporto pubblico locale e l’inadeguatezza del trasporto ferroviario.

Se i nuovi modelli di consumo turistico richiamano i territori, soprattutto quelli delle aree interne, alla costruzione di un nuovo tipo di attrattività turistica fondata su percorsi diversi ed esperienziali, la promozione e la fruizione di questi territori non può prescindere dalla presenza di una efficiente rete dei trasporti di sostegno all’offerta turistica: più treni per le mete turistiche estive, nuove soluzioni di viaggio integrate treno, bus, nave e aereo; promozioni ad hoc per famiglie e giovani; attenzione particolare a chi decide di andare in vacanza con gli amici a quattro zampe.

Il caso del Casentino è emblematico: un Parco Nazionale, siti religiosi particolarmente attrattivi, borghi tra i "più belli d'Italia", castelli medievali, una ciclovia di oltre 20 km, specialità enogastronomiche, ma una scarsissima accessibilità che penalizza le sue possibilità di sviluppo e l’ingresso nel mercato turistico internazionale. Sarebbe l'ora che il Casentino, con una sola voce (amministrazioni, associazioni di categoria, ente Parco e tutti i soggetti interessati), desse l'occasione concreta al nostro territorio per creare e sviluppare una rete di trasporto dolce e rianimare economicamente e socialmente la nostra vallata. Una prima banale azione, all'interno di una strategia lungimirante e coraggiosa, potrebbe essere quella di richiedere treni (e non autobus sostitutivi) che permettano di raggiungere le nostre località, anche con la possibilità gratuita o a basso costo, di caricare biciclette nei weekend. Come ben rappresenta il Friuli Venezia Giulia, sul tratto della Ciclovia Alpe Adria, l’elemento essenziale per viaggiare davvero all’insegna della sostenibilità è proprio l’integrazione treno e bicicletta.

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