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Scuole Medie di Bibbiena: a che punto è il cantiere?

In risposta alle numerose richieste ricevute, non solo durante la campagna elettorale, ci siamo recati presso l'ufficio competente per chiarire la situazione del cantiere delle scuole medie di Bibbiena.

Attualmente il cantiere è fermo a causa dei lavori di efficientamento energetico iniziati nel 2021. La ditta appaltatrice ha lavorato fino a settembre 2022, lamentando difficoltà dovute all'aumento dei costi dei materiali, un problema comune nel settore edile al punto che il Governo Draghi, con il "Decreto Aiuti", ha previsto misure per compensare l'aumento dei prezzi dei materiali.

Le difficoltà sono però aumentate al punto che l’amministrazione ha dovuto intervenire con "lavori in danno*" per garantire l'agibilità della scuola ed evitare l'interruzione del servizio pubblico.

Successivamente, un provvedimento del Giudice ha avviato una procedura di concordato per il risanamento della ditta*, impedendo al Comune di risolvere il contratto e assegnare il lavoro a un'altra ditta (bloccando così di fatto il cantiere). Dopo il ritiro di due potenziali acquirenti, il Comune potrà ora finalmente procedere con la revoca del contratto e scorrere la graduatoria della gara d'appalto originaria per assegnare il cantiere a una nuova ditta. Delibera questa che dovrebbe arrivare nell’immediato futuro.

Questo percorso presenta diverse sfide:

     1 . Salvaguardia del Finanziamento: Assicurarsi di non perdere il finanziamento della Regione Toscana, che ha permesso la realizzazione dei lavori. Il bando è stato prorogato più volte per evitare la revoca del finanziamento (data dal ritardo di esecuzione dei lavori) di circa un milione di euro.

    2 . Condizioni dell’Appalto: Le ditte contattate dovranno accettare le stesse condizioni contrattuali dell'appalto originale, compresa la percentuale di ribasso dell’offerta.

    3 . Degrado del Materiale: Il materiale esposto agli agenti atmosferici potrebbe essersi degradato, e alcune opere installate potrebbero non essere certificate, aprendo la strada a contenziosi. Sarà necessario aggiornare il progetto e quantificare i lavori svolti e la loro adeguatezza.

In questa complessa situazione, dove si intrecciano aspetti tecnici e burocratici, con procedimenti legali in corso e disagi per chi usufruisce degli spazi, è evidente che la soluzione non sarà semplice, nonostante gli sforzi degli uffici competenti.

Crediamo sarà necessario che l’amministrazione preveda da subito nel proprio bilancio lo stanziamento somme a copertura delle eventuali spese accessorie che potrebbe trovarsi a dover coprire, non solo nella speriamo lontana ipotesi che il bando venga revocato ma anche per il molto probabile surplus di costi che porterà con sé il nuovo affido del cantiere.

Siamo certi che l'amministrazione si adopererà per evitare queste eventualità, con il nostro supporto. Tuttavia, ci chiediamo perché non sia stata adottata una comunicazione chiara e trasparente – visto anche l’impegno comprovato nel cercare di risolvere la situazione, ma che non dipendeva certo dalla volontà dell’amministrazione stessa per quanto ci è dato capire - nonostante le frequenti richieste dei cittadini, degli insegnanti, dei genitori e delle associazioni coinvolte.

In attesa degli sviluppi su questo cantiere, attendiamo adesso di veder di nuovo muoversi la gru del cantiere della palestra Comunale di Bibbiena.

*Lavori in danno: Questo termine si riferisce a interventi eseguiti da un ente pubblico o privato in sostituzione di un appaltatore inadempiente. In pratica, se la ditta appaltatrice non riesce a portare a termine i lavori secondo i termini contrattuali, l'ente committente può assumere il controllo del cantiere e completare i lavori, addebitando i costi aggiuntivi all'appaltatore originario.
*Procedura di concordato per il risanamento della ditta: Si tratta di una procedura legale avviata da un'azienda in difficoltà finanziarie con l'obiettivo di evitare il fallimento. Durante questa procedura, l'azienda propone un piano di risanamento ai creditori, che può includere la ristrutturazione del debito, la vendita di beni o altre misure per ripristinare la solvibilità. Se il piano è approvato dai creditori e omologato dal tribunale, l'azienda può continuare a operare mentre implementa le misure di risanamento proposte. Inoltre, durante questa procedura, vengono spesso imposte misure protettive che impediscono all'amministrazione pubblica di recedere dai contratti di appalto in essere, bloccando di fatto la possibilità di affidare i lavori a un'altra ditta fino alla conclusione della procedura di concordato.

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